ChatGPT: la prossima frontiera dei motori di ricerca?

Ho chiesto alla chat OpenAI di autoscriversi un articolo per questo blog e lui/lei lo ha fatto

“OpenAI è un’organizzazione di ricerca e sviluppo di intelligenza artificiale fondata nel 2015 da Elon Musk, Sam Altman e altri importanti imprenditori e investitori. L’obiettivo di OpenAI è quello di promuovere e sviluppare tecnologie avanzate di intelligenza artificiale in modo responsabile e sostenibile, al fine di creare un impatto positivo sulla società e sull’umanità.

Recentemente, OpenAI ha ottenuto risultati importanti nella creazione di modelli di intelligenza artificiale avanzati, come il GPT-3, che è stato in grado di superare molti test di intelligenza umana. Inoltre, l’organizzazione sta lavorando su progetti ambiziosi come DALL-E, un sistema di intelligenza artificiale creativa che è in grado di generare immagini e oggetti a partire da descrizioni testuali.

Tuttavia, non mancano le preoccupazioni riguardo agli effetti potenzialmente negativi dell’intelligenza artificiale sulla società e sull’economia. In particolare, l’aumento della capacità delle macchine di sostituire lavoratori umani in molti settori può causare disoccupazione e aumentare le disuguaglianze sociali. Pertanto, OpenAI e altre organizzazioni di ricerca di intelligenza artificiale hanno il dovere di affrontare questi temi e di lavorare per garantire un utilizzo sostenibile e responsabile di questa tecnologia.

In conclusione, OpenAI rappresenta un importante passo avanti nella ricerca e nello sviluppo di intelligenza artificiale avanzata, ma è fondamentale affrontare i rischi e le sfide che questa tecnologia può portare per garantire un futuro sostenibile e beneficio per tutta l’umanità.”

Se nel prossimo futuro invece di fare le ricerche su Google, dialogassimo con un’intelligenza artificiale che trova le informazioni che vogliamo in maniera facile e veloce, cambieremmo il nostro modo di usare internet?
E’ questa la sfida di OpenAI , fornire strumenti intelligenti, connessi e accessibili in maniera “umana”.
Il mio test è stato soddisfacente, molto meglio di quanto ho visto fino ad adesso con simili esperimenti di intelligenza artificiale ma c’è ancora parecchia strada da fare.
La direzione è quella giusta.

ChatGPT: la prossima frontiera dei motori di ricerca?