Category Archives: Tutorial

Cambiare la scritta ‘start’ di Windows

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Cambiare la scritta 'start' di Windows

E' un trucchetto forse vecchio come Windows 95 ma funziona sempre e ha il pregio di far capire un po' come funziona Windows.
Il tutto consiste nel modificare explorer.exe per quel che riguarda le label (scritte) in determinati punti.

  • In primis bisogna scaricare questo tool .
  • Scompattare lo zip e avviare il file chiamato "ResHacker.exe"
  • Cliccare su File e poi su Open
  • Aprire c:\windows\explorer.exe
  • Dal menù ad albero scegliere "String Table" e poi 37 (o 38)
  • Cliccare su 1040
  • Alla destra compare il famoso start tra virgolette
  • All'interno delle virgolette scrivere quello che si vuole
  • Cliccare su "Compile script"
  • Salvare il file come "explorer2.exe"
  • Chiudere ResHacker
  • Fare Start e poi Esegui e poi "regedit"
  • HKEY_LOCAL_MACHINE -> SOFTWARE -> Microsoft -> Windows NT -> CurrentVersion ->Winlogon
  • Trovare la shell che indica "explorer.exe" e modificarla in "explorer2.exe"
  • Chiudere e riavviare

Ecco tutto

 

Ottimizzare URL Joomla su IIS

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Ottimizzare URL Joomla su IIS

Non è una funzionalità molto pubblicizzata ma è essenziale per creare Search Engine Friendly URL con Joomla se questo è installato su IIS che non supporta la modalità mod_rewrite di Apache.

N.B. :questo suggerimento vale per Joomla! 1.0.12

  • Aprire ‘/includes/sef.php’.
  • Commentare la riga 516
  • Decommentare la riga 522
  • Nel caso non funzioni commentare di nuovo la 522 e decommentare la 524

Trasportare un’installazione Joomla da locale a web

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Spesso mi capita di testare e personalizzare un’installazione Joomla (per Mambo credo si possa fare lo stesso) in locale (magari con XAMPP) e poi di doverla trasferire sul server web.
Lavorando in locale ho l’accortezza di creare un db con lo stesso nome di quello che userò su web (possibilmente anche con lo stesso utente e stessa password).
Alla fine del lavoro per trasferire su web uso questa procedura che non so se è la migliore ma è molto rapida ed efficace.

Fase 1)

  1. Andare sul phpMyAdmin in locale.
  2. Selezionare il db su cui si è lavorato dal menù a discesa a sinistra.
  3. Cliccare sul tab ‘Esporta’.
  4. Selezionare tutte le tabelle del db (tasto ‘seleziona tutto’)
  5. Scegliere come formato ‘SQL’.
  6. Fare un’esportazione di struttura e dati (i due check devono essere cliccati)
  7. Selezionare la modalità REPLACE in basso a destra
  8. Cliccare sul check ‘salva con nome’
  9. ‘esegui’
  10. Salvare il file sul desktop (si dovrebbe chiamare localhost.sql)

Fase 2)

  1. Operare su web un’installazione completa di Joomla
  2. Lasciare inserire i dati di prova per essere certi che sia tutto ok

Fase 3)

  1. Andare sul phpMyAdmin remoto
  2. Selezionare il db su cui si è operata l’installazione dal menù a discesa a sinistra
  3. Cliccare sul tab ‘Importa’.
  4. Cliccare sul pulsante ‘Browse…’
  5. Selezionare il file dal desktop
  6. ‘esegui’
  7. Se è stato utilizzato un template particolare, eseguire l’upload nella cartella su server web

I miei strumenti sono

XAMPP lite
phpMyAdmin
MySQL

Recuperare o resettare password in Mambo / Joomla

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Recuperare o resettare password in Mambo / Joomla

Pensieri semplici per soluzioni semplici.
Avevo perso la password per accedere ad un'installazione Joomla che stavo testando in locale prima della definitiva pubblicazione su web.
Aprire il db MySQL non serviva a niente: le password nella tabella mos_users (jos_users per Joomla) sono criptate 'one-way' con MD5.
Ecco due soluzioni.

Usare phpMyAdmin
In phpMyAdmin seleziona il database della tua installazione Mambo / Joomla dalla combo a sinistra. Poi scegli la tabella mos_users (o jos_users o in ogni caso quella che riguarda gli utenti) e seleziona 'Mostra'. Clicca sull'icona della modifica (la matita) in corrispondenza della riga che contiene la username admin. Nella riga password, nella colonna Funzione seleziona la funzione MD5. Inserisci la password voluta. Salva ed esci.

Usare la linea di comando MySQL o una qualsiasi GUI
Con MySQL puoi eseguire la seguente stringa SQL: UPDATE mos_users SET password = MD5( ‘Tua Password‘ ) WHERE username = ‘admin’;
Chiaramente cambia Tua Password con la password che hai scelto.

[via Simple Thoughts

 

Upgrade a Windows Vista

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Come anche i sassi sanno, il 30 gennaio il nuovo sistema operativo di Microsoft sarà in vendita nei negozi (la versione per i produttori di pc è già stata rilasciata). In un paio di anni Vista sarà il sistema operativo più diffuso sul pianeta riducendo a nicchie gli utilizzatori di XP e ancora di più quelli di 2000 (c’è ancora qualcuno con ME, 98 o 95?).
Il problema che si pone è: mi conviene fare il passaggio subito? Se sì come? ‘Installazione pulita’ o upgrade?

Di Windows Vista ne esistono 5 versioni

Con questi prezzi

  • Business Full – $299
  • Business Upgrade – $199
  • Enterprise – Disponibile solamente per i clienti titolari di Microsoft Volume License
  • Home Premium Full – $239
  • Home Premium Upgrade – $159
  • Home Basic Full – $199
  • Home Basic Upgrade – $99.95
  • Ultimate Full – $399
  • Ultimate Upgrade – $259

Nota: i prezzi sono in dollari USA, si spera che non venga operato un cambio 1 USD = 1EURO!

Individuata la versione in base alle esigenze (si legga al proposito questo completo articolo in inglese) ed al budget a disposizione, è necessario vedere se la nostra macchina è in grado di gestire la richiesta di risorse di Vista. Microsoft dichiara questa come configurazione minima

  • Un processore moderno (almeno 800 MHz).
  • 512 MB di memoria di sistema.
  • Un processore grafico con DirectX 9.

Ma un computer Windows Vista Premium Ready PC ha queste caratteristiche minime:

  • Processore a 1 GHz e 32 bit (x86) o 64 bit (x64).
  • 1 GB di memoria di sistema.
  • Supporto per grafici DirectX 9 con driver WDDM, 128 MB di memoria grafica (minimo), Pixel Shader 2.0 e 32 bit per pixel.
  • 40 GB di capacità su disco rigido con 15 GB di spazio disponibile.
  • Unità DVD-ROM.
  • Funzionalità di uscita audio.
  • Funzionalità di accesso a Internet.

Da più parti si mormora che per avere un computer che funzioni con una certa scioltezza ci vuole un processore a 2 GHz nominali e 1GB di RAM (con gestione nella memoria grafica separata).

Questa è la tabella degli upgrade possibili

  Windows Vista Home Basic Windows Vista Home Premium Windows Vista Business Windows Vista Ultimate
Windows XP Professional No No
Windows XP Home
Windows XP Media Center Edition No No
Windows XP Tablet PC No No

Consigli per l’upgrade

  • Fai un backup dei tuoi file.
    Considera la possibilità di creare un’immagine del tuo sistema operativo, dei programmi e dei file. Non è detto che tutti i programmi che fino ad adesso hai utilizzato con successo col vecchio sistema operativo funzionino anche con Vista.
    Potrebbe essere necessario un temporaneo e precipitoso ritorno alla vecchia configurazione.
  • Fai una bella pulizia del tuo pc.
    File temporanei, file di setup, copie di cd/dvd, ecc. Leva tutto quello che non è strettamente necessario. L’upgrade avrà bisogno di spazio e di un sistema pulito.
  • Disinstalla l’antivirus, l’antispyware, il firewall.
    Sono state riportate anomalie che hanno compromesso l’upgrade.
  • Fai una deframmentazione.
    Chiaramente dopo una sana pulizia di hard disk ci sono enormi spazi vuoti da riordinare

L’upgrade parte dall’interno di XP. Non bisogna utilizzare il DVD di Vista come boot

Alla fine dell processo Vista controlla la compatibilità dei programmi che hai lasciato sul sistema. E’ il momento di fare una preghierina…
Solo dopo questo check e dopo aver un po’ utilizzato il tuo nuovo sistema operativo potrai valutare se è stata una scelta corretta quella di fare l’upgrade e non un’installazione ex-novo.

10 modi per accedere ad un sito bloccato

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10 modi per accedere ad un sito bloccato  In tempi di censura internet strisciante sapere come ovviare ad una scritta del tipo “Access denied” può essere utile. C’è da dire, come premessa, che in Italia i siti che non sono raggiungibili “per legge” sono perlopiù siti di scommesse online che non sono autorizzati dal Monopolio di Stato.
In ufficio, invece, l’amministratore di sistema potrebbe avere inibito l’accesso a certi siti considerati portatori di inefficienza.

Ecco la lista.

1. Usare l’indirizzo IP – Questa è la via più semplice per aggirare il blocco basato sul nome a dominio. Invece di digitare www.sergiogandrus.it nella barra degli indirizzi, si digita un quartetto di numeri separati da un punto. Per sapere a quale IP corrisponda il dominio si può utilizzare uno strumento come questo.

2. Usare la cache di Google – Basta andare su Google e digitare il dominio. Nella cache, ovviamente, non ci sono contenuti molto aggiornati.

3. Usare un Anonymizer – Con questo metodo usi un servizio di terzi che fa una richiesta al server che vuoi raggiungere. Ci sono due problemi: la lentezza nella navigazione e il fatto che non ci sono molti servizi ancora gratuiti. Ecco quelli rimasti (per adesso)

4. Usare un tool di traduzione online – Con questo metodo si sfrutta il servizio come se fosse un proxy. Eccone alcuni.

5. Usare la ricerca di Google Mobile Google mobile search funziona, ma il risultato potrebbe non essere ottimale.

6. Usare un server Proxy pubblico – Ci sono molti server proxy gratuiti. l’azione essenziale è quella di cambiare le impostazioni di connessione, cosa non sempre possibile sui pc di ufficio. Qui una lista di proxy.

7. Ottenere pagine web via email – Utile quando serve una singola pagina web. Web2Mail, ad esempio, è un servizio gratuito di invio di pagine web via email.

9. Usare Tor Distributed ProxyTor è un sistema avanzato di server proxy anonimi. E’ necessario scaricare il tool e installarlo.

8. Usare un tuo server proxy – E’ la tecnica migliore ma richiede perizia nella installazione e configurazione del server.

10. Utilizzare un fornitore di contenuti diverso – Quando tutto fallisce, puoi usare un diverso fornitore di contenuti. Per esempio se Gmail è bloccato puoi sempre sottoscrivere una email gratuita (e poco conosciuta) cui reindirizzare la posta!

[via WebStuffScan]

Rimuovere watermark dai file PDF

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Rimuovere watermark dai file PDF

Su Digital Inspiration ho trovato questa interessante serie di suggerimenti su come levare i watermark (quelle scritte persistenti che permettono in ogni caso di leggere il testo) dai file PDF.
Ecco la traduzione.

Opzione A [La migliore] – Se si dispone del documento originale in Word o in Excel che è stato utilizzato per creare il PDF con watermark, è preferibile ricreare il PDF privo del watermark con questi tool free PDF tools o Google Docs.

Opzione B [Funzionamento non assicurato] – Se il file PDF non è protetto da password, scarica e installa una copia trial di Adobe Acrobat 8. Apri il documento PDF con Acrobat, poi scegli l’opzione “Remove Watermark” e risalva il documento.

Opzione C [Il vero hack] – Faremo un lavoro di reverse engineering sul documento – Utilizza Zamzar per convertire il file PDF nel formato Word di Microsoft. Poi aprilo con la tua copia installata di Microsoft Word o esportalo in Google Docs / Zoho Writer.

Il testo del watermark dovrebbe apparire come scritto su un livello sopra il livello del testo del documento convertito. Elimina questo livello soprastante e salva il documento di nuovo come PDF.

Opzione D [Solo per piccoli PDF] – Converti le pagine del documento PDF in file immagine con un software per la cattura delle schermate video o con Zamzar.
Apri queste immagini con Photoshop o Gimp e usa lo strumento Bacchetta Magica (Magic Wand) per cancellare il watermark – Nella maggioranza dei casi i watermark sono di colore uniforme e possono essere facilmente cancellati.

Strumenti per il commercio elettronico: PayPal

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A valle di tutte le realizzazioni di commercio elettronico (o ecommerce) c’è la fase fondamentale del pagamento.
Uno dei sistemi più diffusi per le transazioni con carta di credito è PayPal.

PayPal (Europe) Ltd. è l’emanazione europea di un istituto americano per l’emissione di moneta elettronica che gestisce un servizio sicuro e generalmente considerato semplice da utilizzare.
Se vogliamo dare agli utenti del nostro sito ecommerce la possibilità di pagare con carta di credito (per il commercio elettronico un’opzione pressochè obbligatoria) possiamo integrare gli strumenti offerti da PayPal con una certa semplicità e rapidità.

Andiamo per passi successivi.

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Recuperare la password dei sistemi Windows (inclusa quella amministratore)

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Recuperare la password dei sistemi Windows (inclusa quella amministratore)  I sistemi Windows NT, Windows 2000, Windows XP, Windows 2003, Windows Vista e Windows Longhorn Server proteggono i loro account utente tramte password. Che si può fare quando ci si dimentica della password (per esempio) di amministrazione? Si può utilizzare Login Recovery! Quest’ultimo è un servizio (legale) on line di recupero della password senza esser costretti a resettare parti di sistema e senza dover installare niente sul pc. Questa tecnica funziona solo con account locali (no account remoti) ed è necessario avere accesso fisico al pc di cui si vuol recuperare la password. Ecco i passi da seguire:

  1. Scarica, da un qualsiasi altro pc connesso a internet, questo file.
  2. Doppio click su image.exe, ‘Yes’ ad ogni avviso.
  3. Quando compare “Insert floppy to write”, inserisci un floppy vuoto e clicchi ‘OK’.
  4. Estrai il dischetto quando il processo è terminato.
  5. Vai sul pc di cui si vuole recuperare la password (ricorda che funziona solo con Windows NT/2000/XP/2003/Longhorn).
  6. Assicurati che il pc sia spento.
  7. Inserisci il floppy e avvia il pc.
  8. Il sistema dovrebbe avviarsi da floppy (se non fosse così, da BIOS, modifica la sequenza di avvio), alla fine del processo il pc si dovrebbe spegnere da solo
  9. Estrai il dischetto.
  10. Ritorna sul pc con accesso a internet e inserisci il dischetto.
  11. Vai su Login Recovery, e trova la sezione dove devi fare l’upload (sotto lo Step 3).
  12. Digita A:\UPLOAD.TXT nel campo per l’upload, oppure puoi usare il tasto ‘Sfoglia…’.
  13. Digita un indirizzo email valido (obbligatorio per il recupero password).
  14. Clicca su ‘Submit’.
  15. Dovresti ricevere entro qualche minuto una email che ti notifica che le passwords stanno per essere processate.
  16. Puoi controllare il progresso dell’elaborazione nella pagina results page.

Il servizio gratuito può impiegare anche 48 ore per il recupero delle password. Il servizio prioritario impiega qualche decina di minuti ma è a pagamento. [via My Digital Life]

UPDATE [02/02/2010]: il servizio sembra essere diventato completamente a pagamento per cui chiudo i commenti e si può considerare obsoleto questo tutorial