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Misurare la velocità di caricamento di un sito, individuare carenze, confrontare nel tempo

La notizia che Google consideri importante la velocità di caricamento del sito è cosa nota.
Il ranking quindi dipenderà anche dalla leggerezza e razionalità con cui sono costruite le pagine web.
Per la misura di questa velocità Google stessa suggeriva WebPagerTest che però è molto scarno.

GTmetrix supplisce alle carenze di WebPagerTest e, oltre a fornire un completo set di analisi del comportamento del sito nel caricamento delle sue parti, ne suggerisce le eventuali migliorie.
Il tutto è facilitato dal fatto che viene espresso un valore numerico ad indicare la percentuale di “gradimento” secondo i parametri espressi da Google Speed o Yahoo Speed (YSlow).

Il tool online è gratuito e non necessita di registrazione ma, se ci si registra presso GTmetrix, è possibile salvare nel tempo i vari risultati in modo da confrontarli tra di loro.

Qualche considerazione a margine di questo discorso lunghissimo che stiamo portando avanti in molti attraverso una serie di articoli

  • molti dei warning presenti nei report riguardano servizi esterni (come il codice incluso Google AdSense o riportabile ai circuiti di advertising)
  • i plugin di un blog di basato su WordPress (come questo che state leggendo) costituiscono un limite alla linearità del codice
  • dalle statistiche web si evince che un tempo “giusto” di caricamento è di 4 secondi (senza contare tutte le variabili), oltre questo tempo aumenta di molto la percentuale di rimbalzo dell’utente
  • alcune tecniche per il miglioramento della velocità di scaricamento delle pagine, come CDN, non sono alla portata di tutti i gestori di siti

Link: GTmetrix

Sergio Gandrus: Da febbraio 2024 lavoro come CTO presso Deva Connection Il mio stack è PHP/MySQL/Git/Docker. Lavoro con Agile (Scrum) e utilizzo principalmente AWS come cloud provider. Sono papà e marito. Nel tempo libero mi piace leggere, il buon vino e viaggiare.