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Posta elettronica: JBMail un client leggero, sicuro e portatile

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Posta elettronica: JBMail un client leggero, sicuro e portatile

I client di posta elettronica come Outlook e Thunderbird sono forse un po’ sorpassati dalla diffusione della posta che si legge direttamente online nel proprio pezzetto di cloud.
Ci sono ancora tantissimi utenti, professionali e non, che però continuano a scaricare la posta sul proprio computer. Un po’ per abitudine e un po’ per essere sicuri di avere tutto sempre a portata di mano anche in mancanza di connessione.

C’è però un modo per leggere la posta che sta a metà tra gli strumenti online e i client desktop.
Se devo testare la configurazione di una casella di posta per un cliente, utilizzo un piccolo, portatile e completo programma: JBMail.
Tramite semplici schermate di configurazione è possibile accedere in visualizzazione all’interno della casella.
Ed è proprio questa la comodità di JBMail: non scarica niente ma è come se si aprisse una finestra sul proprio account.
Spesso lo uso per cancellare quella posta indesiderata che oltrepassa i filtri antispam.
La mancanza di “fronzoli” tipica dei client sopra citati, permette a JBMail di essere molto veloce. Inoltre HTML e script all’interno delle email non sono supportati quindi ci sono minori rischi per la sicurezza.
Gli allegati sono decodificati solo su richiesta.
Nella maggior parte dei casi basta inserire i dati nella prima schermata (quella dell’immagine in testa a questo post), tuttavia sono presenti anche le opzioni avanzate necessarie nel caso in cui ci sia bisogno di autenticazione dell’utente o ci si debba connettere tramite protocolli diversi dal normale.
JBMail, nella sua versione gratuita, salva solo la configurazione di un account.

Link: JBMail

Database Access: visualizzare e modificare mdb senza Microsoft Access

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Database Access: visualizzare e modificare mdb senza Microsoft Access

Database Access: visualizzare e modificare mdb senza Microsoft Access

I database Access fanno un po’ parte del mio passato di programmatore quando scrivevo codice in Classic ASP.
Questi database sono ancora inclusi nel pacchetto Microsoft Office e vengono molto utilizzati in ambito aziendale (nel tempo sono stati scritti moltissimi applicativi in VBA per i più svariati fini).
Se ci troviamo di fronte ad un database Access, un file unico con estensione .mdb, possiamo darci un’occhiata all’interno e modificarlo con uno strumento potente, pratico e semplice come MDB Viewer Plus.

Tramite questo tool, che non ha bisogno di installazione, possiamo effettuare operazioni di lettura, modifica e cancellazione dei dati del file mdb.
Inoltre possiamo operare su filtri, campi e tabelle.

Link: MDB Viewer Plus

Aprire file di testo molto grandi (anche più di un 1GB)

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Aprire file di testo molto grandi (anche più di un 1GB)

Aprire file di testo molto grandi (anche più di un 1GB)

Capita talvolta che si debbano aprire file di testo molto grandi.
Spesso si tratta di file di log generati dai server per tenere traccia di determinati comportamenti come accesso e navigazione di utenti, oppure per segnalare problemi e possibili avvisi di sicurezza.
Aprire file che superano il gigabyte di grandezza può non essere operazione molto semplice. I normali strumenti messi a disposizione da sistemi operativi come Windows non sono adeguati.
Anche il semplice Notepad non è strutturato per gestire tanti dati. Per non parlare di editor più avanzati come Notepad++ che vanno direttamente in errore.
Come fare allora? Anche in questo caso ci viene incontro la Rete da dove può essere scaricato ed utilizzato un programmino molto semplice ma efficace: Large Text File Viewer.

Tale programma non si installa, è leggerissimo, occupa pochissima RAM oltre ad essere gratuito.
Aprire file anche di 4 GB è un’operazione semplice e veloce.
Ovviamente non dobbiamo aspettarci chissà quali caratteristiche avanzate da questo editor.
LTFW serve principalmente a leggere file e cercare testo. Molto comoda la possibilità di splittare lo schermo verticalmente per leggere affiancati due file di log.

Link: Large Text File Viewer

Windows: modificare i file bloccati o in uso

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Windows: modificare i file bloccati o in uso

Windows: modificare i file bloccati o in uso

Il caso più comune che possa capitare è quando si cerca di modificare il file hosts in Windows.
Se cerchiamo di aggiungere un valore succede che o ci ferma Windows, dicendo che non abbiamo abbastanza privilegi, o ci ferma l’antivirus (ogni antivirus decente non permette la modifica di hosts).
I modi per modificare il file hosts sono vari:

  • si disattiva temporaneamente l’antivirus
  • si esegue in modalità amministratore un editor come Notepad (clic col dx per avere questa opzione)

Se nessuno dei modi sopra descritti funziona, possiamo “prendere” possesso del file con Ownership.
E’ un’utility molto semplice. Permette di aggiungere al menù contestuale di un file l’opzione “Take Ownership”.
Dopo averla selezionata, il file sarà modificabile senza problemi.
Il sito del programmatore non è più raggiungibile per cui ospito il file da scaricare sul server del blog.

Link: Ownership

Link: Questa metodologia è più efficace

WIFI: proteggi la tua rete e proteggiti dalle reti che non conosci

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WIFI: proteggi la tua rete e proteggiti dalle reti che non conosci

WIFI: proteggi la tua rete e proteggiti dalle reti che non conosci

Disporre di una rete WIFI sicura o connettersi ad una esterna che non ci dia pensieri è un requisito essenziale per lavorare.
Un caso clamoroso mi è capitato quando ho dovuto predisporre un accesso libero (WIFI) a internet in una grande struttura sportiva.
Dal computer dove controllavo i settaggi del router e della rete avrei potuto accedere a decine di portatili e smartphone che si connettevano alla rete, entrando tranquillamente in cartelle condivise.
Questo per dire che la maggior parte degli utenti non bada alle impostazioni di sicurezza della propria rete WIFI di casa ma anche di quelle cui si connette  in giro.
Un programma come WIFI Detector permette di disporre immediatamente e con fatica zero di tutti gli strumenti per alzare il livello di sicurezza della rete.
Verremo avvisati di tentativi di intrusioni esterne, potendo sempre vedere la lista dei dispositivi connessi alla rete.
Inoltre sarà effettuata una scansione di sicurezza alla ricerca di falle o debolezze (protocolli insicuri o password troppo facili).
Il programma può creare, su richiesta, una VPN tra il computer e internet criptando i dati con chiave a 256bit.
In sostanza nessuno si può frapporre e intercettare i dati. Tramite VPN nche l’IP reale può essere nascosto evitando qualsiasi tipo di censura basata su questo dato.

Tutto perfetto? Diciamo di sì ma WIFI Protector è anche, e forse soprattutto, un programma commerciale. Nella versione a pagamento non ci sono gli annunci pubblicitari, presenti nella versione gratuita, e c’è un piccolo canone mensile da pagare. Inoltre, se viene giudicata non sicura la configurazione della rete, è possibile richiedere una consulenza (sempre a pagamento) per impostare i valori considerati corretti.

PS: Durante l’installazione viene chiesto se si vuole anche “l’estensione per browser”. Consiglio di non installarla perchè aggiunge dei fastidiosi link alle pagine web verso un circuito pubblicitario (InstantSavings).

Link: WIFI Protector

Inviare un documento, un url o un pezzo di testo ad un computer in rete

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Inviare un documento, un url o un pezzo di testo ad un computer in rete

Inviare un documento, un url o un pezzo di testo ad un computer in rete

MinorityScreen è un utility freeware che permette di inviare documenti, indirizzi web o brani di un testo copiato semplicemente trascinandoli dallo schermo del computer sorgente a quello del computer obiettivo.
Può essere d’aiuto per chi non vuole utilizzare l’email o la condivisione dei documenti per l’invio degli oggetti di cui sopra.
Il video qui sotto può spiegare meglio di tante parole.

Link: MinorityScreen

Moodle: problemi installazione

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Moodle: problemi installazione

Moodle: problemi installazione

L’installazione di Moodle, la nota piattaforma open source per l’ e-learning, è stata resa molto semplice tramite una procedura guidata.
Dopo aver uploadato tutti i file sul proprio host, ed aver creato preventivamente il database che ospiterà la piattaforma, basta collegarsi via web al dominio e la procedura parte in automatico.
Spesso, però, si incontrano problemi dovuti alla cartella dove devono risiedere i file inviati dagli utenti.
La cartella, che di default si chiama “moodledata”, deve essere creata al di fuori di quelle raggiungibili via web e deve avere permessi di lettura/scrittura.
Se non sono rispettate queste due condizioni la procedura guidata non va avanti.
I messaggi di errore più comuni informano che la cartella che contiene “moodledata” non ha i permessi di lettura e scrittura, oppure che la cartella stessa si trova in posizione non sicura

La posizione della Cartella dei dati non è sicura

Se per forza dobbiamo creare la cartella all’interno di quelle accessibili via web possiamo renderla non accessibile tramite la creazione di un file .htaccess da inserire all’interno di “moodledata” con queste istruzioni

order deny,allow
deny from all

Sfortunatamente la procedura d’installazione di Moodle non riconosce questa azione di “messa in sicurezza” della cartella e non ci fa andare avanti comunque.
L’unica alternativa che ho trovato è quella di modificare manualmente il file di configurazione.
Si trova nella root della cartella dove abbiamo messo i file di Moodle e si chiama config-dist.php .
Sostanzialmente dobbiamo solo inserire i dati riguardanti la connessione al db (tipo di db, nome del db, user del db e password)

$CFG->dbtype = ‘mysqli’; // ‘pgsql’, ‘mysqli’, ‘mssql’, ‘sqlsrv’ o ‘oci’ (quasi sempre mysqli)
$CFG->dblibrary = ‘native’; // ‘native’ only at the moment
$CFG->dbhost = ‘localhost’; // quasi sempre localhost
$CFG->dbname = ‘moodle’; // nome del database
$CFG->dbuser = ‘username’; // username del database
$CFG->dbpass = ‘password’;//password del database

poi decommentiamo (leviamo le //) l’istruzione riguardante la password SALT e inseriamo una trentina di caratteri casuali tra gli apici

$CFG->passwordsaltmain = ’34yt5734nd34y9y4yd34n9935&!!&%hrTH%$y@6&*1′;

infine indichiamo l’url dell’installazione Moodle e il percorso assoluto della famigerata cartella dati

$CFG->wwwroot   = ‘http://www.miodominio.it/moodle’;
$CFG->dataroot  = ‘/home/miodominio.it/moodledata’;

Il resto possiamo lasciarlo uguale.
Rinominiamo il file da config-dist.php a config.php e riaccediamo al dominio.
Vedremo che avremo saltato la fase dell’installazione su cui ci eravamo fermati e saremo passati a quella della prima configurazione.

Link: altre info sull’installazione di Moodle 2.4

SynWrite: un’alternativa ai soliti code editor

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SynWrite: un'alternativa ai soliti code editor

SynWrite: un'alternativa ai soliti code editor

SynWrite è un code editor avanzato, utilizzabile in modalità portatile, che può essere una valida alternativa ai soliti Notepad++ e PSPad.
E’ presente la classica colorazione del codice (ovviamente personalizzabile), l’autocompletamento, l’indentazione, la creazione di macro e hotkeys e la visualizzazione ad albero di classi, funzioni, oggetti e variabili.
Nella visualizzazione di default compare anche un pannello contenente lo storico della clipboard. Un plus molto utile in tante occasioni.
Sono riconosciuti tutti i più diffusi linguaggi di programmazione per il web e non solo (vedi qui).
Il trasferimento  sul server dei file modificati può essere effettuato tramite il client FTP/SFTP integrato.
Per esperienza, però, il mio consiglio è di usarlo solo raramente e di tenere separate le funzionalità usando per l’FTP un programma specifico come FileZilla.
Insomma, SynWrite è un onesto ed efficace code editor che può riservare più di una sorpresa positiva nel suo utilizzo.

Link: SynWrite

 

Skype: chiamate gratuite verso linee terrestri e cellulari

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Skype: chiamate gratuite verso linee terrestri e cellulari

Skype: chiamate gratuite verso linee terrestri e cellulari

Un mese di telefonate gratuite tramite Skype Premium con l’offerta natalizia.
Grazie a questa offerta, limitata nel tempo, si possono chiamare linee terrestri e cellulari in molte parti del mondo.
Più precisamente.

Si possono chiamare linee terrestri in:

Argentina, Australia, Austria, Belgium, Chile, Croatia, Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Ireland, Israel, Italy, Japan, South Korea, Luxembourg, Malaysia, Netherlands, New Zealand, Norway, Poland, Portugal, Russia (Moscow e St. Petersburg soltanto), Slovakia, Spain, Sweden, Switzerland, Taiwan, United Kingdom e Venezuela.

E linee terrestri e mobili in:

Canada, Guam, Hong Kong S.A.R., Puerto Rico, Singapore, Thailand e United State

Sono escluse Cina, Taiwan e Corea del Sud.
Per accedere all’offerta Premium di Skype basta avere o creare un account e fornire il numero di carta di credito cui sarà addebitato un costo simbolico di 1€ (per verifica).

Attenzione: scaduto il periodo di offerta/prova la carta di credito sarà addebitata di 7,99 € ogni mese. Si può recedere entro il 27° giorno dalla sottoscrizione della prova

In ogni caso mi sembra un’ottima offerta per chiamare chi non ha Skype e vive lontano (e non si vogliono pagare gli enormi costi della telefonia tradizionale) .
Curiosamente nella pagina italiana di Skype non ho trovato l’offerta che invece è descritta nella pagina in inglese.

Link: from Skype with love

Migrare il sistema operativo verso un SSD in pochi clic

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Migrare il sistema operativo verso un SSD in pochi clic

Migrare il sistema operativo verso un SSD in pochi clic

Migrare il proprio sistema operativo verso un disco allo stato solido (SSD) è una scelta obbligata per chi vuole velocizzare il caricamento di Windows con poca spesa.
L’operazione può non essere delle più semplici utilizzando solo gli strumenti messi a disposizione da Windows.
Ci viene in aiuto Partition Assistant Pro for Migration version che in pochi clic permette di trasportare l’installazione su una nuova unità.
Il software permette anche di ridimensionare la partizione da assegnare a Windows durante il processo di migrazione.
Nel video è spiegata chiaramente la sequenza di azioni da intraprendere per avere sul SSD il sistema operativo così come lo avevamo lasciato sul vecchio hard disk senza dover installare o reinstallare niente.
Il software funziona sicuramente per Windows 7 e Windows 8 ma non è chiaro se sia compatibile con le versioni precedenti (ma dovrebbe esserlo)

Link: Partition Assistant Pro for Migration version