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Tra il futuro del web 2.0 e la preistoria degli assegni

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Tra il futuro del web 2.0 e la preistoria degli assegni

In questo blog mi sono prefisso di parlare delle mie esperienze come professionista del campo dell’informatica a contatto con realtà molto diverse tra loro. Tra queste esperienze ci sono anche aspetti ‘pratici’ come gli incassi.

Volente o nolente devo avere a che fare con le banche. Da quando esistono ho sempre preferito le banche online per svariati motivi ma soprattutto per

  • velocità delle operazioni
  • costi
  • accessibilità

Adesso un po’ tutte le banche hanno le loro emanazioni online e quindi chiunque può controllare il proprio conto o effettuare operazioni comodamente da casa o ufficio.
Resta il fatto che molte persone (ed è stupefacente vedere quante sono nel 2008) sono rimaste al tempo della carta, della penna e delle interminabili file allo sportello.
E resta anche che quando un tuo cliente ti paga con un assegno ci si scontra contro un limite delle banche che esistono solo online: come faccio a versarlo?

Molti di questi istituti hanno stipulato convenzioni. IWBank, ad esempio, permette di depositare e prelevare contante negli uffici postali mentre gli assegni si possono versare nelle banche del gruppo UBI.

I motivi che portano un cliente a pagarti con un assegno possono essere molteplici ma soprattutto c’è una sorta di abitudine a lavorare in un certo modo. Il bonifico elettronico, anche se nelle loro possibilità, resta ancora un oggetto oscuro di cui diffidare.
In passato molte banche facevano (con assoluta mancanza di un qualsiasi senso) pagare fiori di quattrini per ogni operazione di questo genere. Adesso, più o meno tutti, includono in un canone mensile un certo numero di operazioni. Quindi la diffidenza è oggi ancora più di ieri immotivata.

Ritorniamo agli assegni.
Il motivo perchè io li accetto ancora è perchè

  • ci sono clienti che non utilizzano altri strumenti di pagamento (vedi sopra)
  • in molti casi è meglio avere qualcosa in mano piuttosto che tempestare di telefonate perchè venga effettuato il fatidico bonifico (le scuse per non farlo sono tra le più fantasiose e potrebbe essere oggetto di un altro post)
  • in teoria il versamento non dovrebbe farmi perdere più di una mezza mattinata

Quest’ultimo punto è molto “in teoria” perchè le banche

  • hanno un orario di lavoro molto ristretto; dal lunedì al venerdì, dalle 8:20-13:20 e 14:45-15:45. E’ normale che in questo periodo si concentrino troppi clienti
  • non è raro che siano ferme a causa di qualche blocco dovuto a terminali non funzionanti, mancanza di connessione, ecc.
  • siano chiuse per scioperi, festività e cause contingenti
  • l’operazione che devo svolgere non è possibile per intoppi di carattere burocratico, amministrativo

E’ facile capire come anche il semplice versamento di un assegno possa diventare un’azione da rimandare su più giorni con enorme perdita di tempo e produttività.
Insomma la velocità di internet ai tempi del bonifico elettronico convive con l’ammorbante lentezza delle banche tradizionali e del preistorico assegno.

Qualche esperienza da condividere?