Post poco informatico: gli impianti fotovoltaici

Senza categoria

Il post “poco informatico” di oggi riguarda gli impianti fotovoltaici.
Avendone da poco installato uno vorrei condividere l’esperienza con altre persone.

Piccolo preambolo. In tempo di crisi energetica serpeggiante e di aumento smodato del prezzo del petrolio, le fonti rinnovabili diventano un’alternativa da prendere sempre più in considerazione per risparmiare danaro e dare una mano all’ambiente. Non mi dilungo sulle questioni etiche, politiche e tecniche passando direttamente all’esperienza.

La normativa d’incentivazione

Il decreto del 19 febbraio 2007 del Ministero dello Sviluppo Economico (MSE), di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATT) modifica il meccanismo di incentivazione in “conto energia” degli impianti fotovoltaici rispetto al precedente sistema introdotto dai decreti 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006.

in sostanza, non ci sono più le agevolazioni dirette sull’acquisto dell’impianto (come i contributi a fondo perduto) ma viene incentivata la produzione garantendo il riacquisto, a tariffe favorevoli, dell’energia elettrica prodotta dai pannelli solari (Nuovo Conto Energia : Guida in PDF).

Post poco informatico: gli impianti fotovoltaici

L’impianto

Il costo iniziale di acquisto dell’impianto si aggira sui 5000/7000 euro per KWh e può essere recuperato nel tempo grazie a questa incentivazione indiretta e allo “scambio sul posto“.
Nel mio caso ho installato un impianto, integrato architettonicamente, per 4KWh di picco massimo di produzione spendendo circa 21.000 euro (consulenza e installazione inclusi). Ho anticipato 11.000 euro in contanti (il costo di un’utilitaria) e fatto un finanziamento al tasso agevolato del 6%. Ovviamente era possibile finanziare l’intera somma pianificando un rientro più prolungato nel tempo.
E’ importante sottolineare che molte banche hanno una linea di credito dedicata al finanziamento del fotovoltaico i cui tassi sono sempre al di sotto di quelli applicati per i normali prestiti personali.
Esistono poi aziende che finanziano l’intero importo dell’impianto in cambio dei crediti relativi alla produzione (al momento non so dare indicazioni in merito). All’utente rimane il vantaggio dello “scambio sul posto” ossia viene scalato dalla bolletta energetica l’energia prodotta dall’impianto (la bolletta sarà pari allo zero nella maggior parte dei casi).

Nel mio caso, un tetto piatto con nessun punto in ombra su di una villetta nel sud Italia, l’impianto è costituito da un’intelaiatura in alluminio che consente anche un’inclinazione ottimale ai pannelli di policristallino (attualmente il materiale che garantisce il miglior rendimento nel tempo) i quali vengono poggiati sulla struttura. Lo spazio occupato dai pannelli è di circa 8mq per KWh. Un ruolo importante lo ricopre l’inverter che commuta la corrente continua prodotta dai moduli fotovoltaici in corrente alternata.
Secondo i calcoli, un impianto del genere, nelle condizioni sopra citate, può arrivare a produrre anche 4000 KW all’anno.

Obblighi da parte dell’installante

Colui che ha progettato e realizzato l’impianto deve concordare con l’ENEL una visita affinchè il vecchio contatore dell’abitazione venga sostituito con due contatori: uno di consumo e uno di produzione. Il primo continuerà a conteggiare i consumi dell’abitazione, il secondo l’energia immessa nella rete elettrica. Questo secondo viene installato a valle dell’inverter.

Al termine di questi lavori, il progettista segnalerà al GSE l’avvenuta messa in funzione dell’impianto per cominciare a conteggiare la produzione di elettricità.
Il GSE provvederà ad erogare le somme maturate con la produzione di energia elettrica.
Da notare che sull’inverter è sempre presente un display per controllare la produzione istantanea, giornaliera, mensile e annuale.

Strumenti per calcolare il ritorno dell’investimento

Metto a disposizione questo file excel che ho trovato in giro sul web per il calcolo del ritorno economico per impianti con potenza inferiore a 20 KWh

Qui sotto invece uno slideshow che aiuta a riflettere sull’investimento

NB E’ probabile che questo articolo verrà aggiornato, ampliato e modificato nel tempo. Se mi vuoi dare una mano e fornire un’informazione più completa, puoi contattarmi attraverso la pagina dedicata

Post poco informatico: gli impianti fotovoltaici